mercoledì 2 settembre 2009

Ospedali, scuole e trasporti

L'Italia che va male la si valuta da alcuni tangibilissimi aspetti: dai servizi al cittadino di base.
Gli ospedali sono sempre più nell'occhio del ciclone per due motivi: tempi di attesa nei pronto soccorso o per visite a dir poco siderali, e competenze sempre meno elevate.
Le scuole sono allo sbando perchè gli insegnanti non hanno più il potere di bacchettare gli alunni i quali hanno preso il sopravvento e praticamente possono fare quello che vogliono.
I trasporti sono un pallido ricordo del servizio pubblico reale.

Tutto è business, ogni settore deve autosostenersi, ogni Asl (ad esempio) dovrebbe diventare autonoma. A questo punto l'aspetto nodale non diventa più la salute del cittadino, ma il bilancio. I numeri imbavagliano mani, tagliano il tempo e limitano il servizio.

Possibile che si protesti se va via Kakà e non per queste cose?????