giovedì 17 dicembre 2009

Parole sconosciute

Nel vocabolario comune delle persone sono sparite due parole utili alla convivenza generale:
-scusa
-grazie
ora è tutto dovuto

martedì 15 dicembre 2009

Metodo per fare un salto di qualità

Pubblico un pezzettino tratto da una pagina del sito libero.it (cliccare sul titolo per l'articolo completo) al quale non imputo ovviamente nulla, ma è solo uno spunto di discussione.

La verace partenopea (si sta parlando di Barbara D'Urso ndr) ha rimediato prontamente, scovando una giornalista del genovese Secolo XIX, Beatrice Baratto, cui Corona avrebbe promesso una rubrica su un settimanale di gossip e tre ospitate al mese (proprio dalla D'Urso!) in cambio di 10mila euro.

Ma allora è sufficiente pagare una cifra cospicua al primo personaggio di dubbio spicco per iniziare la strada da giornalista?? Si fa così?
Posso lavare i vetri in casa di Vespa??? Ma in che paese siamo???

Gli autogrill

Ma qualcuno controlla mai i prezzi degli autogrill??
Non voglio fare nomi e cognomi, ma ci si lamenta dell'impennata dei prezzi, poi le Fiesta (parlo delle merendine che non credo possano essere vendute sfuse!!!!) le ho viste ad 1.20 euro!!!!!!!!!!!!!!
Ok io posso anche non comprarle (ed infatti...), ma è mai possibile che nessuno protesti? Che non esistano sanzioni? Si tratta di furto!
Ma sui giornali si parla di altro........

Le insegne e la vita

Percorrendo l'autostrada tra Trento e Sestri Levante, ho avuto modo di riflettere su alcune cose.
Quella che mi ha colpito di più è stato vedere come ai lati della stessa sorgessero capannoni di aziende. E fin qui...
Mi chiedevo il senso di mettere il proprio nome ovunque. Questa smania di apparire, sulle fiancate dei camion, sulle insegne. Come se la propria grandezza, la grandezza di un uomo, dipendesse dalla lettura del proprio nome. Questa affannosa ricerca dell'uomo di apparire, di essere al centro dell'attenzione, di arrivare ovunque con il proprio ego.
Che tristezza.... :(

venerdì 27 novembre 2009

stipendi

Qualcuno esperto di finanza mi spiegherebbe per quale motivo, se pago un bene con il bancomat o un bonifico i soldi mi vengono detratti subito, ma se devo ricevere i soldi invece passa del tempo?
Possibile che nessuno protesti per questa situazione anomala?
Se in un senso la tecnologia funziona benissimo, perchè c'è questo misterioso lasso di tempo?
Non aggiungo altro o mi arrestano!

giovedì 26 novembre 2009

Dividi et Impera

Dividi e domina.
Dividi le voci, milioni di blog, milioni di appelli scollegati che urlano, magari sempre le medesime cose. Ma sono singole piccole microscopiche lamentele perse nel deserto di internet, introvabili, illeggibili.
Chi ha studiato questo sistema è un genio, è avanti con i pensieri, con il modo di manipolare le masse. Mi inchino a lui.

lunedì 16 novembre 2009

Ma tastu se ghe sun (mi tocco se ci sono)

Com'è possibile che esista un gruppo di fan di Luca Delfino (clicca sul titolo per vedere la notizia ANSA) ? Vorrei che queste persone le quali credono che internet sia un gioco e si alienano totalmente dalla vita reale, potessero leggere nel cuore dei genitori e dei parenti delle vittime. Non voglio entrare nel merito della questione, ma mi pare tutto irreale.

Come fa una persona sana di mente a tifare per una persona che uccide?

D'altra parte se si pensa che Corona è un mito, che Azuz (o come si scrive) pure lui ha svoltato (come si dice in gergo)...... Forse è da chiedersi come mai questo nostro mondo sta inziando ad essere un po' popolato da personaggi dalla dubbia correttezza. Però vedendo sempre Anna Maria Franzoni in Tv qualche sospetto mi era venuto qualche tempo fa......

mercoledì 11 novembre 2009

Occhio lungo

Il senso della notizia mi appartiene. Avevo visto giusto a tenere d'occhio la vicenda Eutelia.
Che belle cose che sono le cessioni di rami d'azienda.
Cliccando sul titolo troverete la notizia integrale.
Ogni altro commento è superfluo.

lunedì 9 novembre 2009

non paga mai nessuno

Massima solidarietà ai lavoratori di Eutelia e a tutti coloro di quel gruppo che in maniera sconcertante sono rimasti senza lavoro. Cliccando sul titolo potrete leggere un breve riassunto della vicenda.
Ora mi chiedo non esistono i responsabili di questa vicenda? Non esiste un presidente, un AD o un CDA contro il quale rivalersi? Com'è possibile che debba sempre e solo pagare il lavoratore che non solo prende uno stipendio ridicolo, ma è vessato in questo modo paradossale?
Coloro i quali sono i fautori di questa disgrazia, perchè lasciare 10000 lavoratori senza stipendio è una catastrofe a tutte le latitudini, perchè non si assumono le proprie responsabilità? Perchè non vedo menzione di questo problema sulle prime pagine dei giornali, ma leggo della D'Addario (con tutto il rispetto per la giovine)?
Passa un solo messaggio, impunità al vertice!
Non pensate sia grave?

mercoledì 4 novembre 2009

la vera rivoluzione

La vera rivoluzione di questi ultimi anni non sono le medicine, le auto o i viaggi spaziali. No, è internet. Oltre ad offrire sollazzo per molti, visto il proliferare di siti hard, si tratta di uno strumento che supera l'immaginazione. Dall'Italia si può sapere in tempo reale se una vecchietta in Nuova Zelanda abbia preso una storta. Non solo, ma è possibile anche vederla. Ovviamente si tratta di un esempio, ma a ben pensarci, quanto sono obsoleti giornali e televisione!

mercoledì 28 ottobre 2009

parlare con Telecom

Sono passato da Telecom a Tiscali per la linea di casa. Dopo gli ovvi e credo normali travagli per il "trapasso" mi è giunta l'ultima bolletta con dei soldi per i mesi successivi che ovviamente non sono più con il vecchio operatore. Il famoso anticipo sulla linea telefonica.
Ieri sera ho provato a chiamare il 187, per una mezz'oretta, e dopo aver ascoltato musichette, aver digitato i vari numeri la linea si interrompeva....Sono riuscito tre volte a parlare con un operatore e appena ci si salutava per iniziare la conversazione....moriva tutto.
Mi chiedo se questo sia un servizio. E soprattutto mi domando come questo possa pensare di risolvere i problemi di persone anziane o in difficoltà.
Come rimpiango gli sportelli di una volta dove uno poteva relazionarsi direttamente con l'ente!
Almeno si aveva davanti un viso e si poteva esporre il problema, magari facendo un po' di coda, ma alla fine c'era un contatto. Ora tra voci registrate, pubblicità, interruzioni, musichette non si risolve molto. Ovviamente le statistiche in mano ai grandi manager smentiranno questa mia inappropiata teoria.....Caro il mio manager, che hai il mondo nelle tue mani e che dirigi tutto con statistiche e numeri, sai dirmi quanto costi al litro il latte?

mercoledì 14 ottobre 2009

Diritto di sciopero

Il diritto di sciopero, sacrosanto che nessuno vuole contestare però ha diversa valenza.
Ve ne siete mai accorti???
Se sciopera un metalmeccanico, un settore chimico, ad esempio, la risonaza è minima.
Provate a vedere se si fermano i ferrotranvieri o il personale ospedaliero.
Vi pare corretto?

mercoledì 23 settembre 2009

Video sulla D'addario

(cliccare sul titolo)
2000 euro per una cena???
Ho sbagliato mestiere.
Ma è possibile che questa faccia soldi con il suo corpo e ora con interiviste ed io che mi alzo alle 6 di mattina, lavoro anche le domeniche per altre cose non arrivi a fine mese???????
Ma scherziamo?

martedì 22 settembre 2009

la risposta di Vittorio Sabadin

pubblico la risposta pervenutami via mail da parte del giornalista che sentitamente ringrazio.

Grazie per la sua e-mail. Ne sono arrivate molte altre, alcune a favore, altre contro. Ha perfettamente ragione nel sottolineare come l'esplosione dei blog sia dovuta anche alle carenze del giornalismo "tradizionale" che non sempre fa il suo dovere. Le pressioni del potere politico ed economico sono fortissime e la crisi economica non aiuta: l'unica garanzia per la libertà dei giornalisti è che il conto economico dell'azienda nella quale lavorano sia in attivo. Quando qualcuno deve cominciare a pagare i passivi di un giornale, la sua libertà finisce. In questo momento tutti i giornali del mondo sono in passivo.
Ma le carenze attuali non devono fare pensare che il giornalismo non serva più. I giornalisti quando fanno bene il loro mestiere rispondono ad un codice etico, sono tenuti a dire la verità, sono controllati da una gerarchia e puniti quando sbagliano. Un blogger ha scritto che Steve Jobs aveva avuto un infarto e la CNN ha ripreso la "notizia". Non era vero, ma le azioni della Apple sono lo stesso crollate in borsa. A quel blogger non è accaduto nulla. Se la stessa cosa l'avesse fatta un giornalista sarebbe stato licenziato. Esiste ancora la necessità di una informazione corretta, rispettosa delle opinioni di tutti, responsabile e professionale. E' vitale per la democrazia.
Mi permetto di precisare che nessuna parte del mio pezzo si basa su voci. L'intenzione di Obama di intervenire a sostegno dei giornali è stata ribadita dallo stesso presidente in numerose interviste, di cui dà conto il corrispondente da New York Maurizio Molinari nel pezzo che si trova a pagina 12. Nulla di inventato, dunque.
Un cordiale saluto,

Vittorio Sabadin

Mr Vittorio Sabadin

Egregio giornalista del quotidiano La Stampa ho letto con attenzione il suo articolo pubblicato oggi "Obama aiuta i giornali contro i blogger".

Mi ha fatto sorridere, perchè nel suo pezzo cerca di far passare certi concetti che, come giustamente scrive per i Blogger, vanno provati. Già vanno provati.

Innanzi tutto si commenta una notizia non notizia, ovvero l'intenzione di Obama di aiutare i quotidiani, ma non si sa ancora, come e quando il presidente USA sarà in grado di manetere questa promessa. Quindi è tutto in aria, ergo è si è imbastito un discorso su voci e supposizioni prendendo la prima pagina come se fosse un notizione. In realtà si evince come non sia ancora stato fatto qualcosa di concreto.

Sia chiaro, molti blogger riportano cose senza documentarsi, ma forse lo facciamo tutti senza essere internauti.

Sta scritto sull'articolo che la gente crede a tutto quello che dicono i blogger e non più alle riviste. Ma si è chiesto il perchè? Si è domandato come mai molte persone cercano sempre più le risposte in altri luoghi e sono portati ad essere creduloni (ammesso che sia vero)? Semplice. Una piccola scorsa ai quotidiani nazionali farà capire come gli argomenti siano gli stessi senza vere prese di posizione. Un giornalista non solo ha diritto di cronaca, ma talvolta ha pure spazio per una disquisizione critica.

La difesa a spada tratta del "buon vecchio giornalismo" potrebbe essere interpretata come faziosa. Se gli interessi economici non governassero ogni decisione mondiale, il pezzo avrebbe più senso.

Perchè il caro, buon vecchio giornalismo non si occupa mai degli stipendi delle persone che stentano ad arrivare alle fine del mese?
Perchè appena avviene una disgrazia (dallo stupro all'avvistamento di squali) tutti i giornali e telegiornali risultano pieni di queste notizie per poi dimenticarele qualche giorno dopo? Sembra quasi che certe cose avvengano a folate invece che durante tutto l'arco di una vita.

Se i blogger sono personaggi poco controllabili e talvolta manovrati o semplicemente sciocchi, mi domando che tipo di giornalismo sia per mettere in piazza sempre le medesime cose.

Vogliamo occuparci di temi importanti? Vogliamo scendere a livello delle persone invece di scrivere di massimi sistemi e del "buon vecchio giornalismo"?

Quando i quotidiani inizieranno a parlare di ciò che è la realtà, di ciò che la gente sente dentro, quando le persone si rispecchieranno in quasi tutti i pezzi allora i blogger non avranno ragione di esistere.

La saluto cordialmente, con il massimo rispetto per il suo lavoro e le sue idee, che tuttavia, spero di aver la libertà di criticare.

questo post non vuol ledere in alcun modo l'onorabilità o la professionalità del giornalista Vittorio Sabadin, per il quale nutro il massimo rispetto e nei confronti del quale non ho alcuna diatriba personale, ma solo essere uno spunto per critica (costruttiva) e motivo di riflessione nei confronti di un pezzo a tiratura nazionale.

giovedì 10 settembre 2009

autostrada


Anche se non si vede benissimo e magari si sente ancor peggio.
Volevo solo far notare che un semplice Rail non possa salvaguardare al meglio da un impatto con un autoarticolato.
Forse del cemento tipo new jersey sarebbe la scelta più oculata.

martedì 8 settembre 2009

Centrali Nucleari

Ho letto un breve ed inquietante articoletto su Virgilio.it
Propongo al Governo Italiano alcuni siti dove installare nuove centrali nucleari:
-centro di roma vicino al parlamento
-Arcore
-Villa Certosa

Indiciamo un referendum???

mercoledì 2 settembre 2009

Ospedali, scuole e trasporti

L'Italia che va male la si valuta da alcuni tangibilissimi aspetti: dai servizi al cittadino di base.
Gli ospedali sono sempre più nell'occhio del ciclone per due motivi: tempi di attesa nei pronto soccorso o per visite a dir poco siderali, e competenze sempre meno elevate.
Le scuole sono allo sbando perchè gli insegnanti non hanno più il potere di bacchettare gli alunni i quali hanno preso il sopravvento e praticamente possono fare quello che vogliono.
I trasporti sono un pallido ricordo del servizio pubblico reale.

Tutto è business, ogni settore deve autosostenersi, ogni Asl (ad esempio) dovrebbe diventare autonoma. A questo punto l'aspetto nodale non diventa più la salute del cittadino, ma il bilancio. I numeri imbavagliano mani, tagliano il tempo e limitano il servizio.

Possibile che si protesti se va via Kakà e non per queste cose?????

venerdì 28 agosto 2009

Autovelox

Riporto un post che ho scritto su un newsgroup:

 Ma perchè
invece di punire non si previene? Perchè le forze di polizia (intendo tutte)
non si vedono praticamente mai per strada, anzi quando ci sono situazioni
difficili si defilano? Facciamo chiarezza su più punti.
Spesso i tutori della legge si posizionano in posti impossibili, anche in
autostrada, e le brusche frenate spesso mettono in ambasce e creano maggiori
rischi rispetto ad un controllo in un punto "normale". Inutile girare
attorno al problema: servono soldi e per monetizzare facilmente si usano
questi stratagemmi.

Ora due semplici domande: vi è mai capitato di vedere un incidente e notare
su una strada cittadina e vedere un membro delle forze dell'ordine
sgattaiolare via?

quante volte vi capita di viaggiare in autostrada o su statali veloci dove
la gente pigia il pedale dell'acceleratore ed allo stesso tempo notare una
pattuglia in transito?

Ora non ci vuole un genio per gestire le forze dell'ordine, ma evidentemente
le direttive sono altre $$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$

giovedì 20 agosto 2009

Dio leggi il mio Blog?

Questa vuole essere una preghiera e non una bestemmia!

Dio perchè hai fatto gli uomini così scemi?
Hai notato che si odiano reciprocamente? Che se possono si distruggono l'uno con l'altro, che si distruggono anche da soli
Vuoi per potere, vuoi per soldi, vuoi per invidia e per una precedenza non data. Perchè l'uomo è così scemo?

mercoledì 19 agosto 2009

L'italia dei dirigenti e...

L'Italia è divisa, questa non è una novità. Ma ci sono due mega categorie. I manager e i lavoratori di call center.
Non esistono molte vie di mezzo.
Le aziende, grandi e piccole sono composte da moltissimi top manager, parecchi "commerciali", ma alla resa dei conti pochi lavoratori effettivi.
La soluzione è stata quella di rendere certe aziende, tipo Telecom, Enel, Gas, come Poste o Ferrovie, per non parlare della Piaggio o della Fiat posti irraggiungibili. Se un comune mortale ha una necessità per risolvere urgentemente un problema deve armarsi di santa pazienza. Ma se questi è anziano? O con qualche disabilità? Resta praticamente tagliato fuori.
Qui entrano in gioco i Call center. Un escamotage con doppia fregatura. La prima è per coloro i quali lavorano all'interno, con contratti di prestazione subordinata, che passano da una proprietà all'altra con il rischio di chiusure, accorpamenti, dovendo sapere una marea di informazioni perchè un giorno sono ad esempio Tim, ma fanno anche Fastweb e nel contempo qualche altra cosa. Questi poveri lavoratori, tra i quali ci sono come in tanti posti anche dei fancazzisti maleducati, sono costretti ad essere l'interfaccia di un'azienda più grande che tuttavia non è la vera casa madre. In questo caso, come ovvio intervengono molteplici aspetti.

Il rapporto tra la casa madre ed il suo dipendente, se fosse diretto potrebbe gratificare maggiormente e sentendosi parte di un gruppo forte il lavoratore avrebbe maggiori stimoli ad operare in maniera più brillante.
Con questo presupposto il terminale tra pubblico e azienda avrebbe anche una preparazione maggiore ed un potere risolutivo reale. Passando invece attraverso un call center in appalto è chiaro che alla casa madre i problemi arrivino filtrati o comunque passano attraverso un sistema di comunicazione computerizzato che non sembra dei più efficaci. Inutile dirlo, il progresso ha sì eliminato tanti sprechi, ma i vecchi "sportelli" per quanto onerosi, erano sicuramente più efficaci.
L'esecuzione di una pratica e tutto il suo iter avevano comunque un volto ed un nome e cognome.
Chiaramente è tutta una questione di costi. Ma vale la pena risparmiare su queste

lunedì 17 agosto 2009

Il progetto

Girando per le strade mi sono accorto di un aspetto ricorrente: l'anarchia imperante.
Se si passeggia piedi in mezzo ad una folla, neppure troppo numerosa, arrivano spintoni, gomitate seguite spesso, non da scuse, ma da occhiate di sfida.
E che dire di quando si prende uno scooter o un'auto? Ecco i vigili sono solo visibili a multare o con gli autovelox o a cercare chi posteggia fuori dalle righe. Perchè mai mettersi agli incroci, osservare i vialoni lunghi lunghi per notare chi sfila oltre i limiti di velocità. Le altre forze dell'ordine, forse per grosse carenze d'organico, sono impalpabili e guai a disturbarle. Quindi sulla strada vige la legge della giungla: sorpassi a destra, gente col telefonino che fa inversioni ad U, STOP che diventano precendenze.
Vogliamo salire sui mezzi di trasporto? Mettiamo che ne so un treno? Non paganti parecchi, puzzolenti, vagabondi e drogati. Anche qui nessun controllo o sostanzialmente infinitesimale.
Allora ci si domanda se davvero dietro a tutto questo non ci sia un progetto ben architettato. Questa deregolamentazione non può essere casuale, nulla di quello che avviene in Italia è lasciato al caso.
Lascio quindi a voi intuire e magari suggerirmi il perchè stia avvenendo tutto questo.

mercoledì 5 agosto 2009

I quotidiani

i quotidiani stanno a mano a mano aumentando il prezzo di vendita passando da 1 euro ad 1.20. Mica male 2323.52 lire per delle notizie che si trovano il giorno prima già su internet!
Forse sarebbe opportuno rivedere l'ambito dei quotidiani e dei rotocalchi. In generale sono un ramo che si sta seccando. La multimedialità attraverso cellulari, notebook, minipc è molto più immediata, efficiente di un semplice giornale. Senza contare che si può verificare la notizia da più fonti senza ulteriori aggravi di prezzo.
Forse dovrebbero rivedere molte cose, come gli ingaggi faraonici di certi direttori o penne di primo piano che poi, se guardiamo bene, non è che si stia parlando di Carducci o Pascoli e neppure di Montanelli. Mi duole dirlo, ma tutto il sistema, va cambiato, rivoluzionato, portato a mano a mano sul web. Chiaramente la legge della domanda e dell'offerta vale anche per le testate giornalistiche...ma se c'è un aumento di prezzo, forse è causato anche da una diminuzione della domanda.
Vogliamo sviscerarne i motivi o sono sotto gli occhi di tutti? Prendiamone uno. In Italia ci sono almeno 3 quotidiani sportivi! Vi sembra possibile?

lunedì 20 luglio 2009

La raccolta differenziata

Perchè la raccolta differenziata è lasciata allo sbando?
Uno dei misteri di quest'Italia è la raccolta dei rifiuti lasciata alla coscienza. Risulta inspiegabile come, pur essendo tecnologicamente avanzati, non si riesca a mettere in moto un meccanismo che funzioni sul serio.
Passiamo in rassegna la raccolta differenziata normale, quella vetro, carta, plastica.
Mi chiedo come mai non sia possibile, una volta che si porta il materiale ai bidoni, che questi non siano attrezzati per mandare un segnale. Il sistema sarebbe semplice, una piccola bilancia, un sistema di collegamento wireless (gsm) ed un lettore di bande magnetiche. Il sig. X effettua in casa la sua raccolta differenziata, si reca ai bidoni e se ha portato con se la sua tessera o ricorda il suo codice personale lo inserisce al bidone prima di mettere il materiale. Terminate le operazioni il bidone invierà un semplice sms al sistema centrale al quale dirà che il sig. X ha appena depositato 2kg di carta che sommati a quelli precedenti gli danno diritto ad uno sconto sulla tassa della spazzatura di Y%. Che passo in avanti farebbe questo tipo di raccolta così strutturata?

E che dire di rifiuti speciali come pile, elettrodomestici, mobili. Non tutti possono recarsi alle isole ecologiche e non tutti sanno come fare per smaltire questi rifiuti. Perchè non realizzare un camion che settimanalmente stia in un posto facilmente raggiungibile (tipo un posteggio in centro) che per un paio d'ore fa servizio distaccato. Con un semplice palmare potrebbe tranquillamente emettere le bolle.

Diciamoci la verità, non esiste la volontà reale di sbrogliare la matassa.

lunedì 6 luglio 2009

Facebook

Tutti lo conoscete. Indubbiamente sta esercitando un grande fascino sulla massa. Ha qualche utilità che non nego.
Una delle ragioni per le quali mi sento dire che questo social network è importante risulta essere ritrovare amici e sentirsi nuovamente con essi.

A mio avviso si tratta del festival dell'ipocrisia unito alla voglia di mettersi in mostra condito con il senso innato dell'uomo di ficcare il naso nei fatti degli altri.

Partiamo dalla parola amici. Ha un significato molto profondo non certo delimitabile da una semplice conoscenza. Invece vedo persone con centinaia di "amici". Ok, qualcuno lo sarà sul serio, ma cosa spinge delle persone ad unire altri? Se tutte queste parlassero e si scrivessero la maggior parte degli utenti di quel sito non farebbe null'altro tutto il giorno. Invece è chiaro che a fronte di una massa notevole di personaggi aggregati al proprio profilo, ce ne siano pochini con i quali in realtà ci si scambia informazioni.

Quindi il quadro, ovviamente smentibile, è fortemente delineato. Da una parte c'è una massa di persone che desidera che gli altri sappiano di se stessi e di cosa stanno combinando in questo momento nella vita. Un modo di essere protagonisti nel mondo, come passare in Tv. Dall'altra esistono coloro i quali non vedono l'ora di sapere le cose degli altri.

Nonostante questo trend in continua espansione è chiaro come ci sia uno squilibrio. Dopo un primo momento di entusiasmo sempre più persone si faranno una semplice domanda: "sono stato millenni senza X, che peraltro mi scrive una volta ogni morte di papa, che senso ha tenerlo tra i miei amici?". L'altra domanda, quella più intelligente, sarebbe capire perchè bisogna mettere in piazza i fatti propri, gli stati d'animo, come se una volta comunicati al mondo arrivasse la soluzione.

Ecco perchè è il festival dell'ipocrisia, della comuinicazione apparente. Persone che in realtà non si sopportano sono "amici" su facebook.

Comunque mi chiedo. Possibile che una persona della quale ho tanta voglia di sapere tutto, ma proprio tutto, non la possa contattare via messenger o via telefono? Anche in questo caso la risposta è chiara: nessun impegno. Sì perchè non c'è alcun impegno nel vedere, visitare qualcosa, leggere di un altro, ma allo stesso tempo restare invisibili, inconsapevoli eppure senzienti.

La nostra vita è diventata una rivista, nella quale si leggono storie, fatti e poi si ripone come un libro, come se fosse tutto o quasi, finto.

mercoledì 1 luglio 2009

Poste Italiane

Bel servizio non c'è che dire. Ho fatto la mia bella coda in posta, ho preso il mio bigliettino da correntista. Non ci crederete mai, ma ho fatto molto prima a prendere il numero di cliente normale...a che serve diversificare le code?? E soprattutto perchè pubblicizzare i privilegi che in realtà si trasformano clamorsamente in svantaggi? Come se avessi il telepass e impiegassi più tempo.....Ma chi è il responsabile?

domenica 21 giugno 2009

Guardando i giornali

Sfoglio due pagine, come stamani e mi viene voglia di tornare a letto e non pensare.
La prima notizia riguarda gli incredibili ritardi e soppressioni delle ferrovie sulla tratta Torino-Milano. Che sorpresa!!! Una novità a livello nazionale!

Scorro qualche pagina e cosa si legge? Cittadini fanno arrestare pusher. Ma come? Anche qui grande novità! Ci sono persone che sotto le proprie finestre ne vedono di tutti i colori. Esiste grande stupore che le autorità non intervengano. Così qualche coraggioso denuncia e la giustizia è COSTRETTA ad intervenire. Notevole vero? Sì dirà che le autorità hanno le mani legate, c'è difficoltà col personale che è sempre sottodimensionato...ma....Il problema esiste.

E torniamo sui treni! C'è chi si lamenta del fatto che adesso l'auto è più conveniente del treno. Qualcuno per cortesia lo vuole scrivere in prima pagina o lasciamo che siano i lettori a denunziare la questione in piccoli pezzetti a loro dedicati?

Da queste pagine vorrei ringraziare, benchè non lo conosca Massimo Gramellini ed il suo Buongiorno. Le venti righe quotidiane sulla Stampa mi fanno sempre capire di non essere solo!

mercoledì 10 giugno 2009

sono triste, vado via

A Douglas Maicon
Lascia l'Inter perchè sei triste e ti danno mille mila euro. Lascia una squadra di calcio dove giochi e sottolineo giochi, e prendi delle vagonate di soldi. Molla tutto e proponiti come co.co.co o meglio come co.pro. a vendere assicurazioni, oppure in uno dei tanti call center. Dai Douglas, vieni a guadagnare 800 euro al mese quando te li danno e se iddio vuole che siano corretti e puntuali. Dai Douglas vieni a vedere come si vive con quattro soldi, dove protesti perchè fai la fame e nessun giornale, sito, tv ti cerca per sentire il tuo pensiero. Dai Douglas vieni a divertirti con la maggioranza di noi che ci alziamo presto, finiamo tardi e quando arriviamo tra quattro muro i casini sono centuplicati nella nostra assenza. Dai Douglas vieni a toccare con mano la nostra gioia e la nostra spensieratezza.

ps
Ma non c'è un giornalista che sia uno che scriva quanto sia fortunato questo uomo a fare questa vita e che le sue lamentele sono VERGOGNOSE!

mercoledì 3 giugno 2009

Il DIRITTO di essere pagati

Quanti di voi sono collaboratori? Quanti di voi hanno un contratto da precario?
Quanti di voi si vergognano e subiscono angherie dai datori di lavoro quando si chiede il giusto stipendio? Quante volte ci è stato detto, di aspettare, di avere pazienza che i soldi sarebbero arrivati per poi non ricevere nulla?
Ricevere il compenso dopo aver lavorato onestamente è un diritto e non bisogna vergognarsi di pretenderlo e di alzare la voce!

lunedì 18 maggio 2009

Scoop!!!

Incredibile i quotidiani hanno scoperto, statistiche alla mano, che gli Italiani guadagnano poco.
Ecco dopo questa scoperta, mandarli a fare in culo sarebbe più che lecito! Questi fanno informazione??? Ma dove vivono??????
Generazione 1000 euro?? Un corno, generazione 750 se va bene, per qualche mese e poi chissà!!

mercoledì 13 maggio 2009

il 730

Misteri dell'Italia e delle tasse.
Senza sindacare sul fatto che avendo 3 cud sono sempre a pagare un sacco di tasse, sono rimasto allibito per quel che concernono le quote da scalare in caso di spese mediche sono davvero ridicole. Così come quelle per gli animali. Alla fine risulta più conveniente frodare il fisco e non farsi rilasciare alcuna ricevuta, giacchè i benefici, oltre ad essere immediati, risultano essere molto più cospicui. Ma è possibile che uno stato conceda questa possibilità? Emettere fattura e presentarla dovrebbero essere non una buona abitudine, ma incentivate per mezzo di reali sconti da entrambi i lati.
Incredibile! E nessuno dice nulla!!!!!!!!!!!!!!!

giovedì 30 aprile 2009

Donna Veronica

Scommettiamo che tutto sto casino mediatico è una mossa per distrarre l'opinione pubblica?

domenica 26 aprile 2009

La ragione sempre in tasca

Avete mai fatto caso che buona parte delle persone quando fa le domande ha già la risposta se non la ragione già in tasca?
Vi faccio due esempi che sono episodi della mia vita.
Ho venduto una calderina su ebay e la dovevo spedire tracciata. Ho guardato il sito delle poste ed ho preso nota delle misure e di quale pacco avrei dovuto spedire. Dato che il collo pesava 14kg e il posteggio è distante dall'ufficio mi sono prima sobbarcato il trasporto. Tutto sudato ho fatto la mia coda e sono stato costretto ad inviare lo scatolone con modalità differenti rispetto a quelle concordate con l'acquirente, senza peraltro venisse presa una misura del mio cartone. Ci sono rimasto male, anzi peggio! Così ho scritto al servizio di customer care di Poste. Sono stato contattato direttamente dall'operatrice, la quale era molto seccata dalle mie osservazioni dicendomi che per lei era tutto in ordine e mi avrebbe fatto vedere il foglio in cui si attesta che ha ragione. Peccato che il numero verde ed il sito dicano altro....Almeno che si mettessero d'accordo! (il collo è comunque giunto a destinazione). Però mi sono chiesto era il caso di scusarsi o contrattaccare? Perchè in fondo non è stato preso alcun metro per misurare il tutto e vedere se io avessi o meno ragione.....

Siccome ho passato una settimana di grande fortuna, una volta alla Coop tento di pagare con il Postamat: non va....tenta e ritenta, coda lunghissima...niente da fare. Arriva la responsabile del punto vendita la quale non risolve la faccenda, ma anzi, punta il dito sulla mia scelta di essere con un conto in posta e che quel tipo di carta da sempre problemi. Mai avuti! Neppure in negozi microscopici. Fortunatamente chi era con me aveva la sua carta di credito e mi ha fatto un gentile e risolutivo prestito.
Ma ci sono stati due fattori: una figura di merda di fronte a tutta la gente che mi guardava e borbottava come se fossi stato un portoghese, ed il fatto di essere additato da chi di dovere come uno che ha sbagliato a mettere i soldi in Posta.....Mah....
Scrivo al customer care Coop. Ricevo delle scuse dal capo area e mi viene garantito che provvederanno presto a risolvere questo problema di natura informatica.
Oggi vado a fare la spesa, faccio la fila dalla medesima cassiera e porgo il Postamat che non fornisce alcun problema. Tuttavia la cassiera sbotta: "almeno stavolta ci eviteremo la lettera..."
Non ho ribattuto per educazione e forse un po' più di senno.

Inutile le persone hanno la ragione sempre in tasca!

venerdì 24 aprile 2009

Spam

Ricevo e pubblico (e ringrazio l'amico RT):
"Oggi ho ricevuto la (solita) mail da una finanziaria legata alla mia banca, che usa i miei dati personali per inviarmi cose che non ho richiesto. Non che gli altri non lo facciano quindi non mi soprende piu' di tanto.
La cosa divertente e' che stavolta ho risposto (per divertimento piu' che altro tanto sapevo che era una casella non monitorata e che non accetta risposte). E la cosa e' stata divertente, se si puo' definire tale...

Mio messaggio :
« Risposta inutile a mail pubblicitaria NON RICHIESTA...Pregasi di andare affanculo e non proporre prestiti. Grazie. «

Riposta:

Il messaggio sotto indicato non e' stato recapitato, per sospetto spam, a XXXX@XXXX.it; Failed; 5.1.1 (bad destination mailbox address)

Riassumendo: se rispondi ad uno spam (letterale: posta o comunucazione NON DESIDERATA NE SOLLECITATA) sei uno SPAMMER...

Erika da 110 e lode

Erika da 110 e lode

Complimenti, complimenti a questo mondo giornalistico penoso. Complimenti per la scelta editoriale, complimenti per la grande supervisione da parte dei direttori delle testate. Erika ha ucciso madre e fratellino, Erika che con una ferocia inaudita, ha compiuto un gesto indescrivibile ha preso una laurea. Non solo, diversamente da tantissimi giovani italiani ha potuto studiare, ma conquista pure la copertina dei quotidiani! Un'assassina un essere schifoso in prima pagina. Ma quelli che dirigono, scrivono, pensano solo alle vendite, a far notizia a sfruttare la voglia della gente di riempirsi la testa di cazzate.
Erika è una persona senza dignità che non dovrebbe avere un presente e meno che mai un futuro per quello che ha fatto. Mi vergogno che si scriva di lei, mi vergogno per queste scelte editoriali, mi vergogno di questo Stato che aiuta una pluri omicida lasciando nella merda gente di valore.
Vogliamo scommetere che alla fine delle sua pena, poverina, le troveranno pure un lavoro?
Oppure si metterà a griffare abbigliamento come quell'altro spacciatore?
D'altra parte con dei pregiudicati al governo che noi tutti votiamo stando zitti, è giusto che sia così!

giovedì 23 aprile 2009

Il colore della pelle

Mi sono posto un quesito. Se invece di Balotelli, in campo avesse corso Naomi Cambpell ammettendo che fosse italiana i "tifosi" avrebbero ugualmente ululato improperi???

mercoledì 22 aprile 2009

Un invito a seguire

http://pendolariliguri.blogspot.com/
ha contenuti interessanti

Telefoniamo alle poste

Che scoperta! Chiamo le poste dal cellulare ed una simpatica vocina invece di darmi tutte le opzioni, me ne fornisce solo due a me inutili. Ma mi rimanda ad un 199 senza specificarne il pagamento. Ma come? Peccato che sul sito http://www.poste.it/azienda/posterisponde/ come in tutto il sito, non ci sia traccia in maniera visibile. E bravi furbastri ora dal cell il servizio informazioni è a pagamento! Poi parlano di bilancio in attivo...

martedì 21 aprile 2009

Autostrade

Non viaggio tantissimo, ma su internet vago parecchio. Mi è capitato di vedere video agghiaccianti di salti di carreggiata. Questa cosa mi inquieta. Chiaramente non sono eventi all'ordine del giorno, però capitano. Per evitare questo genere di incidenti perchè invece del debolissimo guard rail non introdurre su tutta la rete le barriere di tipo new jersey? Vi posto qui un piccolo link http://www.musilli.it/ital/crash.asp (non è pubblicità, ma il primo che ho trovato su google). Ne potrete trovare molti altri. Sarebbe un grandissimo passo avanti.
Vogliamo parlare del telepass? Bell'oggettino, facile e veloce da usare, comodissimo. Ma perchè, visto che la società che gestisce le autostrade, grazie a questo sistema, non paga più un operatore gli utenti non possano avere degli sconti sulle tratte?

sabato 18 aprile 2009

Sarà vero?

Copio ed incollo. Non sono certo che lo abbia scritto realmente il firmatario, quindi non me ne assumo alcuna responsabilità. Tuttavia avrei voluto digitare io tutto quello che questa persona ha messo in luce!
""MA IO PER IL TERREMOTO NON DO NEMMENO UN EURO..." (di Giacomo Di Girolamo, redattore del Giornale di Sicilia)



Scusate, ma io non dar neanche un centesimo di euro a favore di chi raccoglie fondi per le popolazioni terremotate in Abruzzo. So che la mia suona come una bestemmia. E che di solito si sbandiera il contrario, senza il pudore che la carit richiede. Ma io ho deciso. Non telefoner a nessun numero che mi sottrarr due euro dal mio conto telefonico, non mander nessun sms al costo di un euro. Non partiranno bonifici, n versamenti alle poste. Non ho posti letto da offrire, case al mare da destinare a famigliole bisognose, n vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda.

Ho resistito agli appelli dei vip, ai minuti di silenzio dei calciatori, alle testimonianze dei politici, al pianto in diretta delpremier. Non mi hanno impressionato i palinsesti travolti, le dirette no stop, le scritte in sovrimpressione durante gli show della sera. Non do un euro. E credo che questo sia il pi grande gesto di civilt, che in questo momento, da italiano, io possa fare.

Non do un euro perch la beneficienza che rovina questo Paese, lo stereotipo dellitaliano generoso, delpopolo pasticcione che ne combina di cotte e di crude, e poi per sa farsi perdonare tutto con questi slanci nei momenti delle tragedie. Ecco, io sono stanco di questa Italia. Non voglio che si perdoni pi nulla. La generosit, purtroppo, la beneficienza, fa da pretesto. Siamo ancora l, fermi sullorlo delpozzo di Alfredino, a vedere come va a finire, stringendoci luno con laltro. Soffriamo (e offriamo) una compassione autentica. Ma non ci siamo mossi di un centimetro.

Eppure penso che le tragedie, tutte, possono essere prevenute. I pozzi coperti. Le responsabilit accertate. I danni riparati in poco tempo. Non do una lira, perch pago gi le tasse. E sono tante. E in queste tasse ci sono gi dentro i soldi per la ricostruzione, per gli aiuti, per la protezione civile. Che vengono sempre spesi per fare altro. E quindi ogni voltala Protezione Civile chiede soldi agli italiani. E io dico no. Si rivolgano invece ai tanti eccellenti evasori che attraversano leconomia delnostro Paese.
E nelle mie tasse c previsto anche il pagamento di tribunali che dovrebbero accertare chi specula sulla sicurezza degli edifici, e dovrebbero farlo prima che succedano le catastrofi. Con le mie tasse pago anche una classe politica, tutta, ad ogni livello, che non riesce a fare nulla, ma proprio nulla, che non sia passerella.

C andato pure il presidente della Regione Siciliana, Lombardo, a visitare i posti terremotati. In un viaggio pagato come tutti gli altri da noi contribuenti. Ma a fare cosa? Ce nera proprio bisogno?
Avrei potuto anche uscirlo, un euro, forse due. Poi Berlusconi ha parlato di new town e io ho pensato a Milano 2 , al lago dei cigni, e al neologismo: new town. Dove lha preso? Dove lha letto? Da quanto tempo laveva in mente?

Il tempo deldolore non pu essere scandito dal silenzio, ma tutto deve essere masticato, riprodotto, ad uso e consumo degli spettatori. Ecco come nasce new town. E un brand. Come la gomma delponte.

Avrei potuto scucirlo qualche centesimo. Poi ho visto addirittura Schifani, nei posti delterremoto. Il Presidente del Senato dice che in questo momento serve lunit di tutta la politica. Evviva. Ma io non sto con voi, perch io non sono come voi, io lavoro, non campo di politica, alle spalle della comunit. E poi mentre voi, voi tutti, avete responsabilit su quello che successo, perch governate con diverse forme - da generazioni - gli italiani e il suolo che calpestano, io non ho colpa di nulla. Anzi, io sono per la giustizia. Voi siete per una solidariet che copra le amnesie di una giustizia che non c.

Io non lo do, leuro. Perch mi sono ricordato che mia madre, che ha servito lo Stato 40 anni, prende di pensione in un anno quasi quanto Schifani guadagna in un mese. E allora perch io devo uscire questo euro? Per compensare cosa? A proposito. Quando ci fu il Belice i miei lo sentirono eccome quel terremoto. E diedero un po dei loro risparmi alle popolazioni terremotate.

Poi ci fu lIrpinia. E anche l i miei fecero il bravo e simbolico versamento su conto corrente postale. Per la ricostruzione. E sappiamo tutti come andata. Dopo lIrpinia ci fu lUmbria, e San Giuliano, e di fronte lo strazio della scuola caduta sui bambini non puoi restare indifferente.

Ma ora basta. A che servono gli aiuti se poi si continua a fare sempre come prima?
Hanno scoperto, dei bravi giornalisti (ecco come spendere bene un euro: comprando un giornale scritto da bravi giornalisti) che una delle scuole crollate a LAquilain realt era un albergo, che un tratto di penna di un funzionario compiacente aveva trasformato in edificio scolastico, nonostante non ci fossero assolutamente i minimi requisiti di sicurezza per farlo.

Ecco, nella nostra citt, Marsala, c una scuola, la pi popolosa, lIstituto Tecnico Commerciale, che da 30 anni sta in un edificio che un albergo trasformato in scuola. Nessun criterio di sicurezza rispettato, un edificio di cartapesta, 600 alunni. La Provincia ha speso quasi 7 milioni di euro daffitto fino ad ora, per quella scuola, dove per dirne una nella palestra lo scorso Ottobre caduto con lo scirocco (lo scirocco!! Non il terremoto! Lo scirocco! C una scala Mercalli per lo scirocco? O ce la dobbiamo inventare?) il controsoffitto in amianto.

Ecco, in quei milioni di euro c, annegato, con gli altri, anche leuro della mia vergogna per una classe politica che non sa decidere nulla, se non come arricchirsi senza ritegno e fare arricchire per tornaconto.
Stavo per digitarlo, lsms della coscienza a posto, poi al Tg1 hanno sottolineato gli eccezionali ascolti delgiorno prima durante la diretta sul terremoto. E siccome quel servizio pubblico lo pago io, con il canone, ho capito che gi era qualcosa se non chiedevo il rimborso delcanone per quella bestialit che avevano detto.

Io non do una lira per i paesi terremotati. E non ne voglio se qualcosa succede a me. Voglio solo uno Stato efficiente, dove non comandino i furbi. E siccome so gi che cos non sar, penso anche che il terremoto il gratta e vinci di chi fa politica. Ora tutti hanno lalibi per non parlare daltro, ora nessuno potr criticare il governo o la maggioranza (tutta, anche quella che sta allopposizione) perch c il terremoto. Come l11 Settembre, il terremoto e lAbruzzo saranno il paravento per giustificare tutto.

Ci sono migliaia di sprechi di risorse in questo paese, ogni giorno. Se solo volesse davvero, lo Stato saprebbe come risparmiare per aiutare gli sfollati: congelando gli stipendi dei politici per un anno, o quelli dei super manager, accorpando le prossime elezioni europee al referendum. Sono le prime cose che mi vengono in mente. E ogni nuova cosa che penso mi monta sempre pi rabbia.

Io non do una lira. E do il pi grande aiuto possibile. La mia rabbia, il mio sdegno. Perch rivendico in questi giorni difficili il mio diritto di italiano di avere una casa sicura. E mi nasce un rabbia dentro che diventa pianto, quando sento dire in Giappone non sarebbe successo, come se i giapponesi hanno scoperto una cosa nuova, come se il know how del Sol Levante fosse solo un esclusiva loro. Ogni studente di ingegneria fresco di laurea sa come si fanno le costruzioni. Glielo fanno dimenticare allatto pratico.

E io piango di rabbia perch a morire sono sempre i poveracci, e nel frastuono della televisione non c neanche un poeta grande come Pasolini a dirci come stanno le cose, a raccogliere il dolore degli ultimi. Li hanno uccisi tutti, i poeti, in questo paese, o li hanno fatti morire di noia.
Ma io, qui, oggi, mi sento italiano, povero tra i poveri, e rivendico il diritto di dire quello che penso.
Come la natura quando muove la terra, daltronde.


Giacomo Di Girolamo"

venerdì 17 aprile 2009

ti chiederai

Bravo, sei capace di criticare tutto e tutto, ma poi in pratica che fai?
Prima di tutto prova tu a scrivere le medesime cose, secondariamente, se mi seguirai scoprirai il resto! :D

Dirigenti, quadri e capetti

Ogni fine mese finalmente si arriva a definire le gerarchie: il campo prende 10, il sottocapo prende 8, e i capetti 5 gli altri 0.01. Ora vi siete chiesti come mai stia dilagando la moda di sequestrare i grandi manager?
La risposta è semplice. Se sei in alto in un organigramma è perchè devi avere competenze e responsabilità. Quindi il lavoro, la vita di tutti quelli che stanno sotto dipende dal "capo". Nei momenti normali il vertice si defila e non va bene, nei momenti difficili va ancora peggio. Perchè i lavoratori vengono licenziati senza troppe remore e la medesima azienda in difficoltà concede delle laute mance per l'uscita di scena ai manager. Ma come??? Portano alla crisi un'azienda e vengono premiati????
Permettete che ci sia più di uno che si incazzi? Permettete che ci sia più di uno che non capisca?

La disinformazione passo dopo passo

Non è giusto attaccare ad armi spianate giornali, radiogiornali o Tg. Bisogna guardarli, osservarli e scrutarli bene. Ma non per questo è necessario credere a quello che gli occhi riportano. Anzi è il caso di spalancarli bene, di osservare con il necessario distacco. L'utilità di tutto questo è nello scovare le notizie interessanti, valutare i "comunicati stampa" dei politici e frivolezze varie.
Sulla STAMPA di qualche giorno fa c'erano due pagine dedicate ad un settore che è in grande crescita in Italia (non sto parlando della povertà ), ma delle armi e dai suoi derivati. Non è un attacco contro chi lavora in quel settore, ma lo è nei confronti di chi fa passare inosservata la cosa. Non era forse il caso di informare la nazione di questa cosa che forse non ci renderebbe orgogliosi? No, meglio sapere di Amici, del Grande Fratello e tante altre leggerezze.
Ma questi sono i fatti e forse più di uno si era già posta questa domanda. Il passo successivo è chiedersi il perchè ci sia questo ostracismo. Credo sia il caso di indagare su chi gestisca ovvero abbia in mano le società che costruiscano armamenti bellici. Ovviamente come semplice cittadino della repubblica non ho accesso a queste informazioni.
Sono pronto però a scommettere che nei vari CDA o partecipazioni azionarie ci siano le medesime persone che possiedono altre aziende di spicco. Non sono Beppe Grillo, non ho i sui tre avvocati, guadagno come il suo criceto, e i mezzi che ha lui per me sono fantascienza.
Non sono qui per concorrere con lui, al limite, per certe cose potrei supportarlo, su altre dissentire.
Tuttavia è giusto svincolarsi dal pensiero imposto alla massa ed iniziare a porsi tante, ma tante domande!

Chi ben comincia.....

Ho creato questo blog con un solo proposito: dire quello che non mi va!
Non posso urlarlo nelle piazze, non mi è permesso sovvertire il mondo come vorrei, ma ci si prova.
Chiunque mi vorrà aiutare sarà sempre ben accetto!