venerdì 22 giugno 2012

Entrata Arinox


Il Tigullio offre pochissime opportunità di lavoro e data la crisi imperante le poche realtà andrebbero aiutate nello sviluppo. Nessun incentivo economico, sia chiaro, ma gli enti locali, dovrebbero intervenire per rendere più accessibili le realtà impiegatizie nel nostro comprensorio. L’Arinox di Riva Trigoso è un’azienda all’avanguardia nel settore dell’acciaio inossidabile di precisione, impiega circa duecento dipendenti ed esporta prodotti in tutto il mondo.
Pur essendo situata non distante dallo snodo autostradale di Sestri Levante e a pochi passi dalla stazione di Riva Trigoso, le merci sono costrette a transitare con Tir sulla via Aurelia ed infilarsi nello scosceso sottopasso ferroviario per entrare nell’area aziendale. Gli autisti sono costretti a manovre rocambolesche, da veri  funamboli del volante, giacchè le dimensioni dell’imbocco e la ripidità della discesa impongono ai bisonti della strada sgasate furiose e manovre al pelo per non cozzare contro pareti o restare appesi con la motrice sollevata. In questi pericolosi frangenti si formano colonne di auto e moto tutte impazienti di transitare. Il buon senso ed anche una dose di fortuna, hanno fatto sì che non sia ancora accaduto nulla di grave, ma il fatto stesso che i camion, per immettersi nella viabilità ordinaria debbano percorrere alcuni metri contromano, la dice lunga sulla pericolosità e sulle difficoltà che insistono in quella zona. Fino ad ora non si è notata traccia di provvedimenti.
Nonostante tutto alcune soluzioni sarebbero semplici dal punto di vista teorico. Un sovrappasso ferroviario ovvierebbe a questo genere di problematiche, velocizzando l’ingresso e l’uscita della merci. Un’altra idea  potrebbe essere quella di sfruttare al meglio i binari che transitano adiacenti la fabbrica. Il problema organizzativo coinvolgerebbe anche il gestore della rete ferroviaria e prevedrebbe la rinascita di uno stazione, quella di Riva, fin troppo abbandonata, nonostante sia in una posizione strategica sia per l’Arinox che per Fincantieri oltre che dotata di parecchi binari inutilizzati.  Eppure un tempo, quando le strategie di mercato non erano fatte al computer, ma pianificate con fogli, queste strutture risultavano essere efficienti. Che sia il caso di fare un passo indietro e tornare al passato sfruttando l’esistente? 


Ringrazio sentitamente un noto quotidiano locale, per non aver neppure preso in considerazione questo pezzo. Chiaramente era molto più importante riportare le fondamentali esternazioni di qualche politico o la scivolata sul marciapiede di qualche anziana. Scelte opinabili che rispetto, ma non condivido.