giovedì 5 novembre 2015

L'entroterra ai migranti

             Sia chiaro, ho messo la foto di Salvini non per polemizzare con lui, ma come simbolo di tante parole, che si stanno librando nell'aria, per quanto concerne la concessione di spazi come l'entroterra ai migranti. 

Prima di tutto bisogna vedere se queste persone sono concordi, perchè non credo che tutti abbiano così tanta voglia di lavorare e poi a che prezzo? Chi li dovrebbe stipendiare?

Ma se poi parliamo dell'Italia in particolare, vorrei proprio vedere tutti questi stranieri che si mettono di buona lena nei pressi di un bosco e al primo albero abbattuto, magari per fare un piccolo falò ecco arrivare la forestale con due contravvenzioni, prima per aver abbattuto una pianta e poi per aver acceso il fuoco senza autorizzazione. E già che ci siamo si potrebbero rilevare altre infrazioni. Cavolo sti migranti hanno movimentato della terra senza chiedere il parere di ingegneri, geologi, comune, regione provincia, che nel rapido giro di 5 anni avrebbero dato un parere vincolante! (e non gratis!)

E vogliamo parlare di altre cose più concrete come case e servizi? Non è che ste persone possano dormire in un bosco senza un tetto. 
Un breve elenco di cose essenziali, per costruire qualsiasi cosa: servono un progetto e le autorizzazioni: chi paga?

Ammettiamo che questi poveracci riescano a sistemare vecchi casolari abbandonati. Bene, nella maggior parte dei casi questi non avranno luce, acqua e gas, per non parlare del telefono e fognatura.

Grazie alle sapienti privatizzazioni i grandi enti ex pubblici certi lavori non li fanno più poichè vanno in rimessa e la loro risposta sarà: fate da soli gli scavi a norma e provvederemo a passare i cavi. Come se ognuno di noi avesse una ruspa o i soldi per affittarla pagando tutte le assicurazioni del caso per incidenti o rotture impreviste, tenendo ben presenti i regolamenti sulla sicurezza nei posti di lavoro.   

Parliamo dei corsi d'acqua da rimettere in ordine? Qualcuno ha presente il ginepraio di regole da tenere in considerazione che cambiano da regione a regione, provincia....Insomma una lavoro a parole semplice, ma in pratica più complesso.

Qualcuno si è mai chiesto perchè gli italiani non coltivano più la terra o perchè abbandonano l'entroterra?? 

Ah, gli americani approvano? Certo loro sono troppo avanti, già quando fecero le riserve indiane....


ps
Caro Beppe nel caso in cui leggessi queste righe, l'idea potrebbe anche essere buona al primo impatto, ma forse dopo una seconda riflessione (ovvero siamo in Italia paese delle scartoffie e dell'immobilismo) potresti pensare di aver detto una banalità (ovviamente è il mio punto di vista).
Tuttavia sarei felice che venisse messa in pratica, ma ti garantisco, che avendo un terreno vivo sulla mia pelle queste continue difficoltà, da una parte dicono di dover recuperare gli uliveti, le vigne, dall'altra ci sono mille cavilli "burocratici" che tagliano le gambe anche ai più volenterosi.