venerdì 17 aprile 2009

La disinformazione passo dopo passo

Non è giusto attaccare ad armi spianate giornali, radiogiornali o Tg. Bisogna guardarli, osservarli e scrutarli bene. Ma non per questo è necessario credere a quello che gli occhi riportano. Anzi è il caso di spalancarli bene, di osservare con il necessario distacco. L'utilità di tutto questo è nello scovare le notizie interessanti, valutare i "comunicati stampa" dei politici e frivolezze varie.
Sulla STAMPA di qualche giorno fa c'erano due pagine dedicate ad un settore che è in grande crescita in Italia (non sto parlando della povertà ), ma delle armi e dai suoi derivati. Non è un attacco contro chi lavora in quel settore, ma lo è nei confronti di chi fa passare inosservata la cosa. Non era forse il caso di informare la nazione di questa cosa che forse non ci renderebbe orgogliosi? No, meglio sapere di Amici, del Grande Fratello e tante altre leggerezze.
Ma questi sono i fatti e forse più di uno si era già posta questa domanda. Il passo successivo è chiedersi il perchè ci sia questo ostracismo. Credo sia il caso di indagare su chi gestisca ovvero abbia in mano le società che costruiscano armamenti bellici. Ovviamente come semplice cittadino della repubblica non ho accesso a queste informazioni.
Sono pronto però a scommettere che nei vari CDA o partecipazioni azionarie ci siano le medesime persone che possiedono altre aziende di spicco. Non sono Beppe Grillo, non ho i sui tre avvocati, guadagno come il suo criceto, e i mezzi che ha lui per me sono fantascienza.
Non sono qui per concorrere con lui, al limite, per certe cose potrei supportarlo, su altre dissentire.
Tuttavia è giusto svincolarsi dal pensiero imposto alla massa ed iniziare a porsi tante, ma tante domande!

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coraggio....parla :)