lunedì 17 agosto 2009

Il progetto

Girando per le strade mi sono accorto di un aspetto ricorrente: l'anarchia imperante.
Se si passeggia piedi in mezzo ad una folla, neppure troppo numerosa, arrivano spintoni, gomitate seguite spesso, non da scuse, ma da occhiate di sfida.
E che dire di quando si prende uno scooter o un'auto? Ecco i vigili sono solo visibili a multare o con gli autovelox o a cercare chi posteggia fuori dalle righe. Perchè mai mettersi agli incroci, osservare i vialoni lunghi lunghi per notare chi sfila oltre i limiti di velocità. Le altre forze dell'ordine, forse per grosse carenze d'organico, sono impalpabili e guai a disturbarle. Quindi sulla strada vige la legge della giungla: sorpassi a destra, gente col telefonino che fa inversioni ad U, STOP che diventano precendenze.
Vogliamo salire sui mezzi di trasporto? Mettiamo che ne so un treno? Non paganti parecchi, puzzolenti, vagabondi e drogati. Anche qui nessun controllo o sostanzialmente infinitesimale.
Allora ci si domanda se davvero dietro a tutto questo non ci sia un progetto ben architettato. Questa deregolamentazione non può essere casuale, nulla di quello che avviene in Italia è lasciato al caso.
Lascio quindi a voi intuire e magari suggerirmi il perchè stia avvenendo tutto questo.

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